AMBIENTE IN RACCOLTA FIRME Legge di iniziativa popolare

SALVIAMO GLI ORSI DISTRIBUENDOLI IN TUTTE LE REGIONI ALPINE ITALIANE

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Data apertura

9 giugno 2025

Scadenza

28 febbraio 2026

Sostenitori

1.211

Quorum

50.000

Nota bene: le firme visualizzate qui si riferiscono esclusivamente a quelle raccolte online; il quorum finale si raggiunge sommando queste a quelle tradizionali. Qui sono aggiornate una volta al giorno.

Descrizione

Lo scopo della presente proposta di legge è pertanto quello di provvedere forzatamente a ridistribuire la popolazione degli orsi attualmente presente nella parte occidentale della provincia di Trent, che si stima essere pari a circa 32esemplari, su tutto l’arco alpino coinvolgendo i territori delle 5 regioni alpine. Così facendo, potremo salvare gli orsi dalle ordinanze di abbattimento ed al contempo ridurre drasticamente la possibilità di incontri accidentali con gli esseri umani, garantendo così anche la serenità dei turisti e delle popolazioni locali. - Di intesa ed in collaborazione con la provincia autonoma di Trento e della Regione Trentino, gli orsi attualmente presente in loco, verranno inventariati e muniti di radio collare entro il termine di 12 mesi dalla entrata i vigore delle presente legge. - Terminata l’operazione di cui sopra, gli orsi verranno ridistribuiti sull’arco alpino, in coppia e più precisamente : - Nr. 4 esemplari nella Regione Friuli Venezia Giulia; - Nr. 8 esemplari nella Regione Veneto; - Nr. 8 esemplari nella Regione Lombardia; - Nr. 8 esemplari nella Regione Piemonte; - Nr. 4 esemplari nella Regione Valle D’Aosta. - Al censimento ed ai trasferimenti degli animali provvederà il Comando unità forestali, ambientali e agro alimentare dell’Arma dei Carabinieri, con mezzi e risorse proprie. Per informazioni contattare il numero 3801531588 con messaggi whatsapp.

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Quesito

Nel 1999, per salvare il piccolo nucleo di orsi sopravvissuti da un’ormai inevitabile estinzione, il Parco Adamello Brenta con la Provincia Autonoma di Trento e l’Istituto Nazionale della Fauna

Selvatica, usufruendo di un finanziamento dell’Unione Europea, hanno dato avvio al progetto Life

Ursus, finalizzato alla ricostituzione di un nucleo vitale di orsi nelle Alpi Centrali tramite il rilascio di alcuni individui provenienti dalla Slovenia.

L’episodio di aggressione, con conseguenze letali ai danni dell’uomo avvenuta il 5 aprile 2023 in

Val di sole, ha portato alla ribalta delle cronache l’esistenza di un discreto gruppo di plantigradi concentrati nella parte occidentale della Provincia di Trento, fatto per lo più ignoto alla

maggioranza degli italiani. L’orso infatti è un animale schivo, normalmente di indole pacifica, che

normalmente rifugge il contatto con l’uomo.

Pur trattandosi del primo caso di morte da quando i primi orsi sono stati reintrodotti in Trentino, e sulla cui dinamica peraltro, alcuni nutrono ancora dei dubbi, il fatto ha comprensibilmente generato un certo allarme sociale ed una forte preoccupazione in capo alle autorità locali preoccupate dei

possibili riflessi negativi sul turismo.

Tuttavia, gli abbattimenti ordinanti dalla Provincia autonoma di Trento, sono moralmente ed

eticamente inaccettabili. Sarebbe del tutto privo di senso che dopo aver impiegato cospicue risorse

pubbliche per reintrodurre l’animale in quei territori, appunto per evitarne l’estinzione, si proceda oggi a sterminarli a colpi di ordinanze. Altrettanto crudele sarebbe ipotizzare di rinchiudere questi splendidi esseri viventi in rifugi o zoo: sarebbero condannati ad un’alienante non-vita detentiva che, per animali liberi quali sono, sarebbe peggio della morte.

Tuttavia, potrebbe effettivamente sussistere in loco, un problema di sovraffollamento, posto che

nella parte occidentale della Provincia di Trento in cui sono stati liberati i primi esemplari è

naturalmente chiusa e gli animali, che negli anni si sono anche riprodotti, non si sono poi

ridistribuiti in modo spontaneo sull’intero arco alpino come invece avrebbe dovuto accadere e ciò

potrebbe configurare, nel lungo periodo, seppur lentamente, un problema di sicurezza pubblica.

Lo scopo della presente proposta di legge è pertanto quello di provvedere forzatamente a

ridistribuire la popolazione degli orsi attualmente presente nella parte occidentale della provincia di Trento, che si stima essere pari a circa 32 esemplari, su tutto l’arco alpino coinvolgendo i territori delle 5 regioni alpine.

Così facendo, potremo salvare gli orsi dalle ordinanze di abbattimento ed al contempo ridurre

drasticamente la possibilità di incontri accidentali con gli esseri umani, garantendo così anche la

serenità dei turisti e delle popolazioni locali.

ART. 1

Di intesa ed in collaborazione con la provincia autonoma di Trento e della Regione Trentino, gli

orsi attualmente presente in loco, verranno inventariati e muniti di radio collare entro il termine di 12 mesi dalla entrata i vigore delle presente legge.

Art. 2

Terminata l’operazione di cui all’art. 1, gli orsi verranno ridistribuiti sull’arco alpino, in coppia e più precisamente :

  • Nr. 4 esemplari (2 coppie) nella Regione Friuli Venezia Giulia;

  • Nr. 8 esemplari (4 coppie3) nella Regione Veneto;

  • Nr. 8 esemplari (4 coppie) nella Regione Lombardia;

  • Nr. 8 esemplari (4 coppie) nella Regione Piemonte;

  • Nr. 4 esemplari (2 coppie) nella Regione Valle D’Aosta.

Art. 3

Le regioni interessate saranno cinque : Friuli Venezia Giulia, Veneto, Lombardia, Piemonte, Valle

d’Aosta.

art. 4

Al censimento ed ai trasferimenti degli animali provvederà il Comando unità forestali, ambientali e

agro alimentare dell’Arma dei Carabinieri, con mezzi e risorse proprie, in collaborazione con il

Corpo Forestale Trentino, l’Istituto Nazionale Fauna Selvatica e le associazione animaliste che ne

faranno richiesta e si impegneranno a prestare la loro opera a titolo gratuito, eventualmente

avvalendosi della collaborazione e del personale degli enti autonomi e dei parchi interessati.

Art. 5

Alla individuazione delle zone in cui trasferire i plantigradi, provvederanno d’intesa :Comando

Unità Forestali, Ambientali e Agroalimentare dell’Arma dei Carabinieri, i Direttori dei Parchi

coinvolti nel progetto, l’Istituto Nazionale Fauna Selvatica e le associazioni animaliste che ne

faranno richiesta e si impegneranno a prestare la loro opera a titolo gratuito.

Art. 6

Non si farà luogo ad ulteriori inserimenti di plantigradi sul territorio dello Stato.

Art. 7

Dall'attuazione delle disposizioni della presente legge non devono derivare nuovi o maggiori oneri a carico della finanza pubblica. Le amministrazioni competenti provvedono ai relativi adempimenti

nell'ambito delle risorse umane, strumentali e finanziarie disponibili a legislazione vigente.